
La sesta tappa del Tour de France, con arrivo a Vire Normandie, ha visto il successo della prima fuga importante di questa edizione. L`irlandese Ben Healy ha trionfato staccando un gruppo di attaccanti, tra cui Mathieu van der Poel, a 41 km dal traguardo. Tadej Pogacar è arrivato a 1’29” da Van der Poel. Inizialmente, sembrava che Van der Poel, che aveva 1’28” di ritardo da Pogacar nella generale, potesse non riprendersi la maglia gialla. Tuttavia, l`accelerazione finale dei compagni di squadra di Jonas Vingegaard nel gruppo principale ha ridotto il divario, permettendo a Van der Poel di riconquistare la leadership per un solo secondo. La tappa di domani renderà omaggio a Bernard Hinault in Bretagna.
La sesta tappa, 201 km da Bayeux a Vire Normandie con un dislivello di 3550 metri e diverse salite, ha visto un nuovo cambio al vertice della classifica generale, anche se con dinamiche inattese per Tadej Pogacar. Caratterizzata da una media elevata (45,6 km/h), la tappa è stata animata dalla prima fuga di qualità del Tour. Il successo è andato al talentuoso Ben Healy (24 anni, EF Easypost), che ha sferrato l`attacco decisivo a 41 km dall`arrivo, giungendo solitario con 2’43” di vantaggio su Simmons, 2’50” su Storer (terzo), 3’21” su Dunbar (quarto) e 3’24” su Simon Yates (quinto). Mathieu van der Poel ha chiuso all`ottavo posto a 3’58”, riconquistando la maglia gialla con un vantaggio minimo, solo 1 secondo, su Pogacar. Remco Evenepoel è terzo a 43 secondi.

Tempi e Classifica
Il gruppo con Pogacar è giunto a 1’29” da Van der Poel, un distacco che è risultato cruciale per la classifica generale. Durante la tappa, il vantaggio della fuga su questo gruppo era arrivato fino a 5 minuti. Tuttavia, negli ultimi 20 km, Van der Poel ha perso terreno nei confronti di Healy (quasi 4 minuti), mentre nel gruppo principale è stata l`azione dei compagni di squadra di Jonas Vingegaard nel finale a dettare il ritmo e a ridurre il divario dalla fuga. Questa riduzione ha avuto la conseguenza di riportare Van der Poel in maglia gialla, nonostante una possibile strategia di Pogacar di non volerla mantenere per evitare gli oneri associati (podio, interviste, controlli antidoping). Pogacar ha mostrato una reazione di stizza accelerando sul rettilineo finale. Van der Poel, che aveva già vestito la maglia gialla per tre giorni in precedenza (dopo la sua vittoria a Boulogne sur Mer), la indosserà anche nella settima tappa in Bretagna, terra storica del ciclismo, con arrivo sul Muro di Bretagna, dove vinse nel 2021. Pogacar, che il giorno prima sfoggiava tre maglie (gialla, a pois e verde), le ha perse tutte in questa tappa: la maglia verde passa all`italiano Jonathan Milan, mentre quella a pois al belga Tim Wellens, suo compagno di squadra alla UAE.

Chi è Ben Healy
Ben Healy è un corridore con un palmarès già significativo nonostante la giovane età (24 anni), paragonato in patria a un talento `diverso` come Moreno Moser. Ha vinto una tappa al Giro d’Italia (Fossombrone 2023), è arrivato secondo all’Amstel Gold Race (2023), terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi nel 2025 (dietro Pogacar e Ciccone), quarto alle Strade Bianche e quinto alla Freccia Vallone. L`azione che ha portato alla fuga vincente è partita a 140 km dall`arrivo. Tra i promotori, oltre a Healy, c`erano Mathieu van der Poel, Quinn Simmons e, in particolare, Simon Yates, vincitore del Giro d`Italia e prezioso collaboratore (più che un semplice gregario) per Jonas Vingegaard nel team Visma-Lease a Bike. Si sono uniti anche Harold Tejada, Michael Storer e Eddie Dunbar, formando un gruppo di otto attaccanti. Il gruppo principale, con la maglia gialla Pogacar, ha inizialmente controllato la situazione, lasciando prendere vantaggio alla fuga. I velocisti, incluso Jonathan Milan, si sono staccati dal gruppo principale formando un proprio drappello.
Prossima Tappa: Il Mur de Bretagne
La settima tappa, in programma domani, si snoderà per 197 km da Saint Malo al Mur de Bretagne (Guerledan). Con un dislivello di 2450 metri, presenta caratteristiche adatte agli attaccanti ed è classificata con tre stelle di difficoltà. Questa giornata segna l`arrivo del Tour in Bretagna ed è dedicata a Bernard Hinault, icona del ciclismo francese e ultimo transalpino a vincere il Tour (nel 1985). La corsa attraverserà Yffiniac, paese natale di Hinault, al km 120 (a 77 km dall`arrivo), e Saint Brieuc al km 127, località dove Filippo Pozzato ottenne una prestigiosa vittoria nel 2004, proprio in questa regione ricca di storia ciclistica. L`attenzione principale sarà concentrata sul Mur de Bretagne, soprannominato l’Alpe d’Huez bretone. Qui, nel 2021, Van der Poel conquistò la sua prima maglia gialla con una vittoria spettacolare su Pogacar (staccato di 6 secondi). La salita misura 2 km con una pendenza media del 6,9% e tratti che raggiungono il 15% nella parte iniziale. Nonostante la strada sia ampia, la salita è insidiosa. Rievocando battaglie passate, come quella tra Evans e Contador nel 2011, si prevede che questa tappa sarà favorevole ai corridori esplosivi, come Pogacar, che spesso brillano nelle classiche vallonate, rispetto a scalatori puri come Vingegaard.