
Dopo un inizio difficile con la perdita del primo set, Jannik ha saputo imporsi con un gioco potente da fondo campo, offrendo una dimostrazione di tecnica eccellente e lanciando un messaggio chiaro al suo avversario.
Per la prima volta nella storia del tennis, l`Italia celebra il vincitore di Wimbledon. Dobbiamo a Jannik Sinner questa gioia immensa, scaturita da una partita intensissima ed emozionante che resterà impressa nella memoria. Con questa vittoria, Jannik si è brillantemente riscattato dalla delusione subita al Roland Garros, superando le pressioni psicologiche legate a quella sconfitta. Ha inoltre spezzato quello che sembrava un incantesimo dello spagnolo e ha ribadito al mondo intero la sua posizione di numero 1 indiscusso. È stato un Sinner capace di ribaltare una finale partita in salita, dove appariva inizialmente teso, quasi intimorito non tanto dall`avversario quanto dai fantasmi del passato pronti a compromettere la festa. Ma questi pensieri negativi sono stati rapidamente spazzati via da colpi potenti da fondo campo. Che fossero di dritto o di rovescio, la differenza non si è vista. Anche il servizio è stato determinante, specialmente nei momenti cruciali.
Il trionfo a Wimbledon consacra Sinner tra le leggende dello sport italiano.
Una Rivalità Intensa
Raramente il campione italiano è riuscito a dominare il suo rivale di sempre con tale costanza, costringendolo sulla linea di fondo campo per gran parte dell`incontro, in questa rivalità giovane ma già ricca di confronti. Lo spagnolo ha avuto poche opportunità di scatenare il suo temibile dritto, il suo colpo migliore, poiché la strategia tattica di Jannik ha funzionato quasi alla perfezione per quasi tutta la partita. Eccezion fatta per il primo set, Sinner ha espresso un tennis di altissimo livello. Abbiamo ammirato nuovamente il suo rovescio in salto, ormai un vero marchio di fabbrica, e il dritto a sventaglio di potenza notevole. Il suono della palla che usciva dalle sue corde era una melodia di forza pura. Un “rock tennistico” incalzante e di rara bellezza, capace di emozionare e tenere col fiato sospeso a ogni game. Jannik ha mostrato un crescendo costante, con uno sguardo sempre più determinato e combattivo col passare dei minuti. Uno sguardo fiero e un pugno levato verso il suo team nell`angolo, composto dagli allenatori Simone Vagnozzi e Darren Cahill, e dai suoi genitori Hanspeter e Siglinde.
Grinta d`Acciaio
Sì, un Sinner combattivo come forse non si era mai visto, desideroso di caricare sé stesso e il pubblico, affascinato da questo giovane dai capelli rossi che sembrava fluttuare sull`erba con incredibile agilità e una tecnica sopraffina. È questo il Jannik che vogliamo vedere, capace di andare oltre la sua naturale compostezza. Una simile determinazione è fondamentale per vincere sfide di questo calibro. Alcaraz è stato superato con una superiorità maggiore di quanto il punteggio finale possa suggerire. Lo spagnolo ha tentato, in un ultimo disperato sforzo di rimonta, di conquistare il sostegno del pubblico del Centrale di Wimbledon. Ma questa volta i suoi gesti, i “vamos” ripetuti, sono caduti nel vuoto. La pallina, dall`altra parte della rete, arrivava sempre più forte e precisa. Alla fine, Carlitos appariva quasi rassegnato di fronte a tanta risolutezza. Sicuramente non si aspettava un Sinner a questo livello. Forse, dopo aver vinto il primo set, credeva che la partita sarebbe stata più semplice. Ma la realtà, inesorabile, è stata ben diversa.
Il Momento del Trionfo
Quando in Italia erano le 20:20, Sinner si apprestava a servire per conquistare il titolo dei Championships. È facile immaginare che tutti i tifosi italiani abbiano trattenuto il respiro, come nella scena culminante di un thriller mozzafiato. Attimi attesissimi, ma carichi di inevitabile tensione. Pochi secondi, che sembravano interminabili, ed ecco i tre match point per il nostro campione. A differenza della finale persa amaramente a Parigi, stavolta il destino era nelle sue mani, col servizio a disposizione. Una sola, breve incertezza, che ci ha fatto sussultare un`ultima volta. Poi, il trionfo, il più glorioso, ottenuto nel tempio mondiale del tennis. Chi vince a Wimbledon entra di diritto nella leggenda. Sinner ha portato il tennis italiano al livello più alto nella sua lunga e illustre storia. Si conferma sempre più come il numero uno al mondo, avendo vinto due dei tre tornei del Grande Slam disputati quest`anno, portando il suo totale a quattro Major in carriera. Il tutto a soli 23 anni. E allo stesso tempo, ha inviato un messaggio potente a Carlos Alcaraz, ristabilendo chiaramente le gerarchie. La loro rivalità sarà intensa e durerà per molti anni a venire, anche perché all`orizzonte si intravedono pochi altri rivali in grado di impensierirli seriamente. Di sicuro, non ci sarà da annoiarsi. La prossima tappa sarà a New York, tra fine agosto e inizio settembre. Sinner, da campione in carica, partirà da favorito. Il cemento è la sua superficie prediletta. Altre gioie ci attendono.
Sinner si affaccia dal balcone del Centre Court dopo la vittoria a Wimbledon.
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