Sinner: Perché ho cambiato team? Serve fiducia, come in cucina con papà

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Il numero 1 del mondo in conferenza stampa a Wimbledon sulla separazione da Panichi e Badio

Durante l`incontro con la stampa a Wimbledon, Jannik Sinner ha commentato l`improvvisa interruzione del rapporto con il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio. Sebbene i due fossero nel suo staff da ottobre, subentrati a Umberto Ferrara e Giacomo Naldi dopo la vicenda che ha portato alla squalifica concordata con la Wada, Sinner ha minimizzato la portata dell`evento.

“Non è successo nulla di eclatante”, ha dichiarato Sinner. “Sono cose che capitano nello sport. A volte bisogna prendere strade differenti, come ho fatto io”. Questa non è la prima decisione drastica di Sinner riguardo al suo team; nel 2022 aveva lasciato Riccardo Piatti, che lo aveva guidato fino alla Top 10, per affidarsi a Simone Vagnozzi e Darren Cahill.

Questa volta, sembra che la motivazione risieda più nell`aspetto umano e fiduciario. Sebbene Sinner sia rimasto ermetico, ha affermato: “Abbiamo fatto un grande lavoro assieme, la finale del Roland Garros è stato un traguardo eccezionale, raggiunto grazie a tutta la squadra. Ma ho deciso di fare qualcosa differente”. Ha aggiunto che al momento non ci sono sostituti in programma e che, avendo lavorato intensamente in precedenza, non subirà conseguenze immediate dalla decisione, maturata dopo il torneo di Halle.

Le qualità richieste: Onestà e integrazione

Interrogato sulle caratteristiche ideali per i suoi collaboratori futuri, Jannik è stato molto chiaro, ricorrendo alla sua amata metafora della cucina: “Cerco persone che possano integrarsi bene all`interno di un gruppo molto unito come il nostro. Che siano in linea con gli altri componenti della mia squadra, anche come comunicazione. L`obiettivo è che il gruppo funzioni. Cerco persone oneste, e di cui ci si possa fidare, come in tutte le altre situazioni della vita”.

Ha ulteriormente esemplificato il concetto paragonandolo al lavoro del padre: “Per esempio, come il mio papà: se un cuoco non fa bene, gli altri intorno in cucina non si sentono benissimo”. A Wimbledon, la notizia del cambio di staff del numero 1 al mondo è stata l`argomento principale delle discussioni durante la giornata dedicata alla stampa.

Toto nomi e difficoltà nella ricerca

Mentre si ipotizzano i possibili successori di Panichi e Badio, la ricerca si preannuncia complicata. I migliori professionisti del settore sono quasi tutti già impegnati, e Sinner non può certo affidarsi a figure con poca esperienza. Un ritorno di Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, nonostante i rapporti distesi, è escluso a causa della delicatezza della situazione passata legata al caso Clostebol.

Nomi di spicco come Jez Green, noto per il suo lavoro con Andy Murray, sono già accasati (Green è ora con Sascha Zverev e presente a Londra con lui). Questo rende la ricerca del profilo giusto per completare il team di Sinner tutt`altro che semplice.

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