
A Orlando, il Manchester City di Guardiola ha nettamente battuto la Juventus di Tudor con un punteggio di 5-2. Questa sconfitta costa ai bianconeri il primo posto nel girone del Mondiale per Club e li proietta verso un probabile scontro con il Real Madrid negli ottavi.
La sfida tra Juventus e Manchester City a Orlando si è trasformata in una dimostrazione di forza dei Citizens, il cui dominio è stato paragonato a un violento temporale. La Juventus, pur avendo già garantito la qualificazione agli ottavi con le vittorie precedenti, perde la sua imbattibilità nel torneo e il primato nel girone. Il passivo di cinque gol subiti avrebbe potuto essere ancora più severo senza gli interventi decisivi del portiere Michele Di Gregorio. La squadra di Pep Guardiola ha impartito una vera e propria lezione di calcio alla formazione bianconera, che ora dovrà affrontare la prima classificata del girone H a Miami, con il Real Madrid come avversario più probabile.
Analisi del Match
Tudor ha optato per un ampio turnover, schierando diverse seconde linee e ridisegnando l`attacco con Nico Gonzalez e Koopmeiners a sostegno di Vlahovic, al suo debutto da titolare nel Mondiale per Club. Guardiola ha iniziato senza Haaland, affidandosi al tridente Savinho-Marmoush-Doku. Il City ha preso immediatamente il controllo del possesso palla e del gioco, orchestrato magistralmente da Rodri. La manovra inglese si sviluppava con passaggi rapidi, verticalizzazioni precise e aperture per sfruttare l`abilità nel dribbling di Doku e Savinho sulle fasce. Nonostante le condizioni climatiche calde, gli inglesi hanno cercato fin da subito di indirizzare la partita.
La Juventus è rimasta in partita inizialmente grazie a Di Gregorio, autore di un ottimo riflesso sul colpo di testa di Bernardo Silva e decisivo nel finale di tempo. Dopo un primo avviso, il City è passato in vantaggio con Doku, che ha superato Alberto Costa e Kalulu prima di battere Di Gregorio. Il gol subito ha scosso l`orgoglio bianconero. La risposta è stata quasi immediata: dopo un`occasione sprecata da Vlahovic, Koopmeiners è stato lesto ad approfittare di un errore in impostazione di Ederson per pareggiare i conti sull`1-1.
Nonostante il pareggio, la Juventus non è riuscita a cambiare l`inerzia della gara. Il Manchester City ha ripreso il sopravvento, stabilendosi stabilmente vicino all`area bianconera. Il loro predominio è stato capitalizzato in maniera sfortunata per la Juve: Matheus Nunes ha crossato dalla destra e Kalulu, nel tentativo di allontanare il pericolo, ha realizzato un clamoroso autogol. A quel punto, la partita si è trasformata in un duello tra il City e Michele Di Gregorio, che con parate decisive su Ait-Nouri e Marmoush ha mantenuto il punteggio sul 2-1 fino all`intervallo, resistendo anche a un forte temporale che si è abbattuto su Orlando.
Il Ciclone Haaland e il Finale
All`inizio della ripresa, Guardiola ha inserito Erling Haaland. L`attaccante norvegese ha impiegato meno di dieci minuti per lasciare il segno, depositando in rete il pallone più facile dopo un perfetto inserimento e assist di Matheus Nunes, portando il risultato sul 3-1. Tudor ha tentato di cambiare l`andamento del match con un triplo cambio, inserendo Cambiaso, Thuram e Yildiz, a cui si è aggiunto poco dopo un cambio forzato con Gatti al posto di Savona, infortunatosi alla caviglia in un duello con Haaland.
Guardiola ha risposto inserendo Foden, e il giovane talento inglese ha prontamente segnato il 4-1. Nonostante la classifica del girone fosse ormai decisa, il City ha continuato ad attaccare. C`è stato spazio anche per il bellissimo gol del 5-1 siglato da Savinho con un tiro dalla distanza. Sotto un vero e proprio diluvio, l`unica, seppur timida, consolazione per la Juventus è arrivata nel finale con un assist di Yildiz per il gol di Vlahovic che ha fissato il punteggio definitivo sul 5-2.