Dal possibile addio ai giallorossi al sogno di giocare con l`Argentina: `Ranieri mi ha convinto a restare. Adesso sono in attesa della chiamata di Scaloni`, ha spiegato l`attaccante.
Matias Soulé ha parlato del suo recente passato, rivelando di aver rifiutato la convocazione dall`Italia e di aver pensato di lasciare Roma a gennaio. Dopo un finale di stagione convincente con mister Ranieri, che lo ha visto protagonista, l`attaccante argentino è ora in vacanza in patria ma continua ad allenarsi. In un`intervista al canale YouTube `Los Edul di Gaston`, l`ex giocatore della Juventus ha affrontato diversi temi, tra cui le difficoltà iniziali nella capitale e la sua scelta di non giocare per la nazionale italiana.
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IL NO A SPALLETTI
Soulé ha confermato l`interesse di Luciano Spalletti, allora CT della nazionale italiana: `Spalletti mi voleva, ma sentivo di non poter voltare le spalle all`Argentina`, ha dichiarato. L`allenatore si presentò anche di persona al centro sportivo del Frosinone per parlargli. Soulé ha raccontato: `Gli avevo già parlato, ma vederlo lì di persona fu inatteso. Gli spiegai che la mia priorità era l`Argentina e che avrei atteso una loro chiamata. Scegliere l`Italia sarebbe stato più semplice, ma non era la mia strada`. Ha aggiunto che Spalletti fu comprensivo. `Adesso aspetto la convocazione dall`Argentina`, ha concluso l`attaccante, consapevole della forte concorrenza ma determinato a continuare a lavorare per realizzare il suo sogno.
RANIERI DECISIVO
Guardando al futuro a Roma, Soulé punta a conquistare la fiducia del nuovo tecnico Gasperini. Ha rivelato che al suo arrivo non giocava molto ed era infelice, tanto da voler partire. La situazione è cambiata con l`arrivo di Claudio Ranieri: `Mi disse di restare, che avrei avuto le mie opportunità, ed è andata proprio così`, ha spiegato. Ha descritto Roma come `bellissima` e riconosciuto che, dopo un inizio difficile, la squadra si è ripresa, anche grazie alla tranquillità portata da Ranieri. Ora attende con ansia di conoscere Gasperini. Tra i momenti salienti della stagione, ha citato il gol nel derby: `Un gol in quella partita ti cambia la vita`, ha detto. Ha anche ricordato un aneddoto divertente con Dybala prima del derby, scherzando su come l`amico sembrasse un allenatore durante la partita.
CR7 E LA JUVE
L`amicizia con Paulo Dybala risale ai tempi della Juventus. Soulé ha raccontato di averlo conosciuto a 17 anni, quando non era ancora in prima squadra. Ricorda l`emozione di farsi una foto con lui e di averlo poi invitato a casa. Ora il loro rapporto è molto stretto: `Siamo più amici, in confidenza`, ha detto, definendo Dybala `un genio che non ti aspetti`. Ha anche condiviso un ricordo di Cristiano Ronaldo: pur non essendo nello stesso spogliatoio, si è allenato con lui per un mese. In un`occasione, Ronaldo si è seduto al tavolo dove Soulé mangiava con un amico uruguaiano: `Siamo stati lì un`ora, mi raccontava di tutto`, ha detto Soulé, confessando di essere nervoso ma di avergli chiesto ogni sorta di cose. Ha spiegato la scelta di lasciare la Juventus per trovare spazio e giocare di più, nonostante la retrocessione con il Frosinone, esperienza che ritiene comunque utile per la sua crescita. Ha sottolineato come il trasferimento in Italia, da minorenne e con la famiglia, sia avvenuto molto rapidamente.
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