Stefano Commini, presidente del Prato, ha annunciato tramite TV Prato la sua decisione di non investire più nel club e di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di Serie D. Questa drastica mossa arriva dopo il fallimento della trattativa per la cessione della società a un gruppo di una quarantina di imprenditori e professionisti locali che miravano a un progetto triennale per risalire in Lega Pro.
Commini ha motivato la scelta affermando di essere stato finora l`unico a finanziare il club e di non comprendere le continue richieste di vendita e le manifestazioni di protesta. «Ci ho messo i soldi solo io fino a oggi, eppure vedo che continuano a invitarmi a vendere, fanno manifestazioni. Bene, da ora non investo più e non iscrivo la squadra al prossimo campionato. Sono curioso di cosa potrà succedere», ha dichiarato il presidente.
La cordata di imprenditori aveva presentato un`offerta che prevedeva 300mila euro subito e altrettanti in caso di promozione entro due anni, chiedendo un periodo di esclusiva di dieci giorni per condurre una due diligence sui conti della società.
Nonostante ammetta di non aver raggiunto risultati sportivi di rilievo, Commini respinge le critiche: «Devo prendermi tutto questo fango contro nonostante abbia speso diversi milioni… qui sono tutti bravi a venire fuori dai cancelli del Lungobisenzio a protestare». Si è però detto disponibile a un confronto diretto con la cordata: «Sono pronto a sedermi a un tavolo e a confrontarmi con la cordata a patto che all’incontro si palesi qualcuno degli imprenditori coinvolti o chi li rappresenta. Poi potremmo guardare i conti e analizzare il bilancio del club».
