Per Nikola Milenkovic, Firenze rappresenta una vera e propria seconda casa, un affetto profondo che segue solo quello per la sua Belgrado natale. Con 264 presenze e sette stagioni in maglia viola, il difensore serbo si è affermato come uno dei pilastri della Serie A, pur avendo mostrato una leggera flessione nelle ultime annate. La sua connessione con la città e il club è rimasta intatta, come dimostrato dalle sue parole emozionate dopo un`amichevole estiva: «Vedere gli amici con cui ho condiviso tanti anni bellissimi è stato emozionante. Sono contento che sia tornato anche mister Pioli, auguro a tutti il meglio. Ho passato sette anni a Firenze, che è la mia seconda casa. Lì sono cresciuto anche come uomo. Quella maglia la terrò stretta perché per me vale tanto». Un simbolo del suo percorso e della sua crescita, sia sportiva che personale.
Tuttavia, il presente si rivela più complesso, sia per Milenkovic che per le sue ex e attuali squadre. Il Nottingham Forest ha avuto un inizio di stagione turbolento: dopo una promettente vittoria iniziale contro il Brentford, ha già visto un cambio in panchina, con Ange Postecoglou che ha sostituito Nuno Espirito Santo a causa di dissidi interni. Anche la Fiorentina, d`altro canto, non ha ancora trovato la prima vittoria stagionale, accumulando tre pareggi. Entrambi i club si trovano quindi ad affrontare difficoltà, seppur diverse, tipiche delle prime fasi di campionato.
In questo scenario, il difensore serbo è chiamato a far valere tutta la sua esperienza. Nelle sue 49 presenze con il Forest, ha già dimostrato il suo valore, realizzando cinque reti e spesso trascinando la squadra nei momenti più critici. Oggi, Nikola Milenkovic celebra il suo 28° compleanno, un traguardo che lo vede al centro di nuove sfide e responsabilità.
