Dalla panchina alla ribalta come uno dei migliori portieri della Serie A, l`ascesa di Mile Svilar non accenna a fermarsi. Il portiere della Roma sta vivendo un momento eccezionale, in sintonia con l`intero club giallorosso. Autore di parate decisive, Svilar ha rinnovato il suo contratto con la Roma in estate, proiettandosi verso nuovi successi per supportare la squadra di Daniele De Rossi. L`ex Benfica ha recentemente condiviso le sue riflessioni su questo percorso.
Ha mai pensato di mollare?
«Mai. È stato difficile separare la vita professionale da quella privata, ma il sostegno della mia famiglia è stato fondamentale. Ho dedicato molto tempo a migliorare la mia condizione fisica e ad aspetti che chi gioca regolarmente fatica a curare. Ero convinto che la mia opportunità sarebbe arrivata».
La Roma le ha offerto questa opportunità. Nonostante con Mourinho non avesse trovato molto spazio.
«Al mio arrivo, non mi aspettavo di essere subito titolare, ero consapevole del mio ruolo di secondo portiere. Tuttavia, affrontare nuovamente una situazione simile, anche se le gerarchie erano ben definite, è stato difficile».
Poi con De Rossi come sono cambiate le cose?
«Dopo il mio debutto a San Siro sotto la gestione Mourinho, alla prima partita di De Rossi, Rui Patricio è tornato titolare. Poco prima del match, però, De Rossi mi ha chiamato. Abbiamo parlato per circa cinque minuti e mi ha detto: `Metto Rui perché ha più esperienza, ma il tuo momento arriverà presto`. Di solito non ci si aspetta che queste promesse si realizzino così in fretta, ma lui ha mantenuto la parola».
Attualmente è tra i portieri meno battuti in Europa. Alcuni commentatori la indicano come il migliore della Serie A.
«Non mi soffermo su queste cose. Un`etichetta del genere può farti perdere la concentrazione. Non mi piacciono neanche i discorsi su percentuali e statistiche».
Cosa vi chiede De Rossi in questo momento?
«Ci chiede la massima concentrazione. Lui è molto… non direi furbo, ma è uno che sa davvero come gestire una partita. Anche quando siamo in vantaggio, tende sempre ad aumentare il livello di attenzione».
In estate, prima del rinnovo con la Roma, si è mai sentito lontano dalla Capitale?
«Le trattative a volte presentano fasi complesse. Ci sono momenti in cui si pronunciano frasi dettate dalla situazione, non dal vero intento, da entrambe le parti. Tuttavia, no, non ho mai avuto l`intenzione di lasciare la Roma».
