
L`attaccante Mario Balotelli si confida: avrebbe potuto superare Riva in Nazionale con più opportunità, ricorda con affetto il periodo giovanile al Barcellona e chiarisce la sua fede calcistica tra Inter e Milan, rivelando la sua ammirazione per Ronaldo.
Mario Balotelli, che compie 35 anni, non ha organizzato festeggiamenti particolari, desiderando come unico dono la salute per sé e per i suoi affetti.
Dove si nasconde il “Super Mario” di un tempo? Quella personalità esuberante, etichettata (a ragione?) come “bad boy”?
Un tempo la mia visione era binaria, tutto era bianco o nero. Ora sto imparando a navigare nelle sfumature del grigio, un processo che, sebbene non semplice, sta diventando familiare.
Si sente più consapevole nel suo ruolo di padre?
Non mi è mai stato concesso di essere pienamente presente, ma col tempo ho compreso la grandezza e la bellezza di questa responsabilità.
Quanto tempo è passato dall`ultima volta che ha visto i suoi figli?
La situazione con Pia è migliorata grazie alla maggiore disponibilità di Raffaella, ma l`accesso a Lion resta complicato, in attesa di modifiche legislative.

Pia e Lion praticano sport?
Pia eccelle nel karate, mentre Lion mostra un buon potenziale nel calcio.
Seguendo le orme del padre?
A otto anni è presto per dirlo, ma ricordo che mio padre Franco mi portava al parco, e dopo un po` mi disse: “Non c`è bisogno che ti insegni nulla, hai già un`intesa naturale con il pallone”.

Carriera e Progetti Futuri
Dove la vedremo in campo prossimamente?
Vorrei poter rispondere, ma non posso (ride).
Ha un sogno nel cassetto, allora?
Giocare nel Real Madrid…
E nella realtà?
Sto cercando un club che mi offra fiducia. Intendo giocare ancora due o tre anni, dopodiché mi unirò a mio fratello Enock.
Dove gioca?
Attualmente gioca nel Vado, tra i dilettanti. Vedremo. Comunque, gli ho promesso che la mia carriera si concluderà giocando al suo fianco.
Intanto si sta allenando. Intensamente?
Mi sento bene e pronto.
E pratica la Muay Thai.
In Inghilterra avevo conosciuto un amico praticante la boxe thailandese. A giugno ho trascorso quasi un mese lì, allenandomi persino con il campione del mondo Rodtang. È uno sport impegnativo, ma mi diverte e mi fa bene.

Visione del Calcio e Rimpianti
Come valuta la nuova Serie A?
Non seguo la televisione, non mi aggiorno.
È una critica?
Sono innamorato del calcio giocato. Tuttavia, troppe cose stanno cambiando. Vedo in campo molti atleti imponenti, ma nessuno è più capace di saltare l`uomo. Forse anche perché i giovani vengono “puniti” se provano un tunnel.
A lei non capitava?
Il giusto. Anche se conservo il sogno di quel periodo al Barcellona; poi Moratti offrì di più al Lumezzane e andai all`Inter.
Cosa ricorda di quell`esperienza?
Fu bellissima, ero con i fratelli Dos Santos, Thiago Alcantara, Bojan. Si giocava con una libertà incredibile. Ci insegnavano solo la tecnica: stop e passaggio al volo, senza tattica. Era una vera gioia scendere in campo, quella squadra era quasi “illegale”, vincevamo 15-0.

Eppure, sia all`Inter che al Milan, non le sono mancate le soddisfazioni.
Assolutamente. Ho ricevuto e dato molto ad entrambi i club di Milano.
Ma lei è interista o milanista?
Da ragazzo, simpatizzavo per i nerazzurri poiché il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno; in seguito, non ho mai celato la mia attrazione per l`ambiente rossonero. Tuttavia, essere un vero tifoso è un`altra faccenda.
Al Milan è tornato Allegri e si menziona nuovamente Galliani.
Sono contento per Max ed è positivo rivedere Galliani. Sono due figure importanti.
Il suo Brescia è retrocesso in Serie C.
In Serie A ero il capitano, e quando mi tolsero la fascia, dissi chiaramente: “Vi renderete conto di chi è il vostro presidente”. Fortunatamente, ora Pasini sta mobilitando molte energie intorno a sé, dopo aver toccato il fondo.
Cosa le manca nella sua carriera?
In generale, avrei potuto dedicare più impegno. Il mio maggiore rimpianto riguarda la Nazionale: avrei potuto giocare di più.
Eppure ha segnato 14 gol, come Rivera.
Lasciamo stare. Con più opportunità, forse avrei potuto avvicinarmi al record di Riva. Alcuni non mi volevano in Nazionale… ma è acqua passata.
Ci manca il Mondiale. Cosa pensa di Gattuso?
A Rino faccio un grande in bocca al lupo. Farà del suo meglio.

Attaccanti Italiani e Caso Lookman
Nel frattempo, in Italia scarseggiano attaccanti di qualità.
È un problema serio. I giovani non ricevono continuità; vengono spediti nelle serie minori e dopo pochi mesi cambiano squadra, perdendosi per strada.
Pio Esposito, Francesco Camarda e Lorenzo Venturino: chi avrà successo?
Al Genoa mi sono allenato con Venturino, ha ottime qualità e merita fiducia. Ho visto Camarda in alcuni spezzoni al Milan e sono curioso di seguirlo al Lecce. Tuttavia, il mio preferito è Pio.
In cosa si distingue?
Conosco suo fratello Seba e l`ho visto giocare diverse volte a Brescia. Ha tutte le carte in regola per sfondare. Spero che riesca a farsi spazio nell`Inter, potrebbe essere una sorpresa. Ma per raggiungere i massimi livelli, bisogna sapersi imporre.
Cosa pensa del “caso Lookman”?
Il mercato è pieno di storie complesse; senza una conoscenza approfondita, si rischia di fare affermazioni imprecise. E in questa vicenda vedo troppi commenti.
Ma un`idea se l`è pur fatta.
Partiamo da una premessa: mi pento ancora di quel gesto a San Siro, quando mi tolsi la maglia dell`Inter. Per questo, con la mentalità che ho oggi, dico che al posto di Lookman non avrei cancellato le foto con la maglia dell`Atalanta dai social.

Perché?
È vero che le “bandiere” non esistono più e che i giocatori prima o poi cambiano squadra. Ma i tifosi non c`entrano nulla. Meritano gratitudine e rispetto. E questo vale non solo per i tifosi dell`Atalanta.
Ha seguito l`impresa di Kelly Doualla, campionessa europea Under 20 a soli 15 anni?
Sono felice per lei e per questa nuova ondata azzurra. Leggo che i suoi idoli sono le pallavoliste Egonu e Silla, ed è positivo che lo sport scopra nuovi talenti. Per quanto mi riguarda, rivendico la mia scelta di rappresentare l`Italia per un profondo senso di appartenenza. Critico invece chi, con doppio passaporto, opta per la nazionale più forte per mero calcolo.