
A Orlando, la squadra di Pep Guardiola ha letteralmente dominato, infliggendo un pesante 5-2 alla formazione di Igor Tudor. Questa sconfitta costa ai bianconeri il primo posto nel girone; agli ottavi di finale incontreranno il Real Madrid.
Il Manchester City si è abbattuto sulla Juventus con la stessa forza del violento temporale che ha colpito Orlando durante la partita. I bianconeri perdono così l`imbattibilità nel Mondiale per Club e il primo posto nel girone. La qualificazione agli ottavi era comunque già garantita grazie ai sei punti ottenuti nelle prime due gare. Il passivo poteva essere ancora più pesante senza le ottime parate di Michele Di Gregorio. La squadra di Guardiola ha dato una vera lezione di calcio, ridimensionando la `Signora` e mandandola a Miami dove, il primo luglio, affronterà la vincente del Gruppo H, il Real Madrid.

Le scelte di formazione di Tudor
Tudor ha optato per un ampio turnover, schierando diverse seconde linee e rivoluzionando l`attacco con Nico Gonzalez e Koopmeiners a supporto di Vlahovic, che ha giocato la sua prima partita da titolare nel torneo. Guardiola, senza Haaland dall`inizio, ha risposto con il tridente Savinho-Marmoush-Doku. Il City ha preso immediatamente il controllo del pallone e del gioco, guidato magistralmente da Rodri, che con passaggi precisi, verticalizzazioni e aperture per sfruttare l`agilità di Doku e Savinho sulle fasce, faceva girare la squadra come un joystick. Nonostante il caldo della Florida (erano le 15 locali), gli inglesi hanno cercato subito di indirizzare la partita. La Juventus si è aggrappata a Di Gregorio, autore di una grande parata su un colpo di testa ravvicinato di Bernardo Silva in avvio e decisivo nel mantenere il risultato aperto nel finale del primo tempo. La prima vera occasione del City è stata un chiaro segnale della loro superiorità, culminata nel vantaggio firmato da Doku: il belga ha superato Alberto Costa, saltato Kalulu e battuto Di Gregorio con freddezza. Il gol del City ha pungolato l`orgoglio juventino. La risposta è stata immediata: prima Vlahovic ha sprecato una buona occasione, poi Koopmeiners è stato lesto nello sfruttare un errore di Ederson in fase di impostazione per trovare l`1-1.

Di Gregorio, l`unico a salvarsi nella Juve
La Juventus ha trovato il pareggio, ma non è riuscita a cambiare l`andamento della partita. Il Manchester City ha continuato a dominare, assediando l`area bianconera. Il loro predominio è stato premiato in maniera incredibilmente sfortunata e goffa: Matheus Nunes ha sfondato sulla destra e crossato al centro. Kalulu, probabilmente preoccupato da Marmoush e altri, nel tentativo di allontanare il pericolo, ha realizzato un clamoroso autogol. A quel punto è iniziata una partita nella partita: City contro Di Gregorio. E se la `Signora` è andata all`intervallo `solo` sotto 2-1, il merito è tutto dell`ex portiere del Monza, autore di parate decisive su Ait-Nouri e Marmoush. Di Gregorio è stato più forte di tutti, perfino del violentissimo temporale che si è abbattuto su Orlando nel finale del primo tempo.
Haaland entra e dilaga il City
Nella ripresa, Guardiola ha inserito Haaland e il bomber norvegese ha impiegato meno di dieci minuti a firmare il gol che ha di fatto deciso il primo posto del Manchester City, depositando in rete un pallone facilissimo. Erling si è trovato al posto giusto nel momento giusto, ma ancora una volta un grande merito va a Matheus Nunes per l`inserimento perfetto che ha lasciato sul posto Koopmeiners e per l`assist. Tudor ha cercato di correre ai ripari con un triplice cambio, inserendo Cambiaso, Thuram e Yildiz. Pochi minuti dopo, è stato costretto a un quarto cambio forzato: Gatti ha rimpiazzato Savona, infortunatosi alla caviglia in un contrasto con Haaland; seguiranno accertamenti nelle prossime ore. Guardiola ha risposto inserendo Foden, e il giovane talento inglese ha siglato il 4-1. Il risultato del girone era ormai deciso, ma il City non ha smesso di attaccare. C`è stato quindi spazio per il bellissimo gol del 5-1 firmato da Savinho con un tiro dalla distanza. Ha diluviato sulla `Signora`, in tutti i sensi. Alla fine, l`unica, timida consolazione è stata la reazione degli ultimi minuti: Yildiz ha inventato un ottimo passaggio e Vlahovic ha fissato il risultato sul definitivo 5-2.