
Le cessioni eccellenti di Retegui e Ruggeri, con un guadagno di 73 milioni, e l`acquisizione del diciassettenne Ahanor per 17 milioni, testimoniano la politica di un club che, pur cedendo i suoi talenti migliori ogni anno, continua a investire e a ottenere risultati notevoli.
È evidente che Mateo Retegui, arrivato a Bergamo quasi per caso undici mesi fa, è diventato il capocannoniere della squadra, sostituendo egregiamente l`infortunato Scamacca. Ora, con una straordinaria cessione da 68 milioni di euro, saluta l`Atalanta. Il giocatore si trasferisce in Arabia Saudita per un ingaggio annuale di 20 milioni, lasciando il club tra gli applausi generali, sia in senso figurato che letterale.
Manuale — La situazione del centravanti italo-argentino rappresenta un esempio perfetto di gestione. In meno di un anno, un giocatore acquistato per 21 milioni è stato rivenduto per 68 milioni (compresi i bonus), generando una plusvalenza di 53 milioni nel bilancio, dopo aver dedotto circa 5 milioni per l`ammortamento del primo anno. Questa conclusione positiva ha anche scongiurato una potenziale tensione nello spogliatoio, dato che Retegui aspirava a un aumento di stipendio in riconoscimento delle sue eccellenti prestazioni. I suoi agenti avevano avuto contatti con club di Premier League e Liga, in particolare l`Atletico Madrid, ma senza risultati concreti. Se non fosse emersa questa eccezionale opportunità per tutte le parti, la dirigenza dell`Atalanta avrebbe comunque dovuto affrontare la questione, poiché il suo ingaggio netto di due milioni non era più sufficiente.
Altra cessione — Non bisogna però dimenticare che luglio si è aperto con un`altra significativa cessione: quella di Matteo Ruggeri all`Atletico Madrid per 20 milioni di euro (bonus inclusi). Il vantaggio economico per il bilancio è totale, dato che il giocatore è cresciuto nel settore giovanile bergamasco. Il saldo attivo di bilancio raggiunge così i 73 milioni di euro, sebbene da questa somma vadano sottratti i 17 milioni (più 6 di bonus e il 5% sulla futura rivendita) immediatamente investiti per il promettente Honest Ahanor dal Genoa. Questa cifra è un record per un diciassettenne con sole sei presenze in Serie A e dimostra che la dirigenza dell`Atalanta non si ferma mai: incassa i proventi, ma si proietta immediatamente verso il futuro con nuovi investimenti, focalizzandosi sempre sui giovani talenti da valorizzare.
Passato recente — Anche nella stagione precedente, le spese hanno raggiunto i 113 milioni, portando a un passivo di 43 milioni, nonostante la redditizia cessione di Koopmeiners alla Juventus per circa 60 milioni. Parallelamente, sono stati acquisiti numerosi giocatori in cerca di affermazione. Risalendo alla stagione 2023-2024, si registra la cessione più cospicua della storia del club: quella di Hojlund al Manchester United per ben 78 milioni di euro. Per il danese erano stati investiti 21 milioni l`estate precedente, dimostrando ancora una volta una felice intuizione per un talento di 21 anni ancora da scoprire. Nell`estate del 2022, un`altra operazione di successo fu la vendita di Romero al Tottenham per 52 milioni di euro, un affare eccellente considerando che il difensore argentino era costato solo 18 milioni nell`accordo con la Juventus.
Situazione — Come si evince, le cifre sono in costante aumento, a riprova di come il valore di un calciatore sia connesso non solo alla sua performance stagionale, ma anche alla reputazione del club che lo detiene. In tal senso, i risultati dell`Atalanta sono la prova di una crescita inarrestabile, tanto che la “Dea” è diventata un punto di riferimento in Europa. Ciò dimostra come questo “import-export” atalantino non sia un mero (e sterile) calcolo di entrate e uscite. Il successo della gestione Gasperini (che Ivan Jurić è chiamato a proseguire) è il fondamento di una politica di rafforzamento basata su principi solidi. Nonostante il ricambio dei singoli giocatori, esiste una filosofia societaria di valore assoluto, incentrata sulla programmazione a lungo termine. Non a caso, l`azionista americano Pagliuca ha affidato la gestione effettiva del club alla famiglia Percassi, sinonimo di assoluta affidabilità.