
Il nuovo allenatore giallorosso avrà l`obiettivo di ricreare a Roma la magia prodotta con l`Atalanta

Ci si chiede se Oriana Fallaci avrebbe incluso Gian Piero Gasperini nel suo elenco di “antipatici”, magari accanto a figure come Rivera o Hitchcock. “Gasp” è spesso associato a questa etichetta. L`annuncio del suo arrivo alla Roma, che usava l`acronimo di luoghi iconici romani (Gianicolo, Altare della Patria, San Pietro, Pantheon), è stato ironicamente reinterpretato da molti tifosi giallorossi come “Grande Antipatico Sulla Panchina”. Persino Claudio Ranieri, nel corso della sua presentazione, ha scherzato sulla questione ammettendo: “Stava antipatico anche a me…”. Da dove nasce questa fama?
Forse la percezione di “antipatia” deriva dalla sua franchezza senza troppi filtri: non esita a criticare i giocatori (come Chiesa se cade troppo facilmente, o Lookman come “peggior rigorista”), a commentare gli errori arbitrali, o a non cedere alle pressioni ultras (ricordando l`esperienza a Genova). In un mondo calcistico spesso fatto di dichiarazioni misurate, Gasperini dice le cose come le pensa, a volte eccedendo. Non cerca di essere “amico” dei suoi giocatori. Gli manca forse quel linguaggio colorito e quelle battute tipiche di alcuni colleghi toscani che spesso conquistano il pubblico. Ieri, non ha usato espressioni romanesche o citato poeti locali, né si è lanciato in “mourinhate”, ma è riuscito a strappare un sorriso ricordando che a Zingonia “non è mai morto nessuno” per via dei suoi metodi.
Gasperini è ben consapevole di due elementi fondamentali. Primo: il vero successo arriverà se la squadra saprà essere “simpatica” nel suo senso più autentico, ovvero capace di “sentire e soffrire insieme”, sia in allenamento a Trigoria che durante le partite. L`Atalanta degli ultimi dieci anni è stata un esempio perfetto di questa “simpatia” intesa come intensità, spirito di gruppo e coesione tattica. Il suo compito è ricreare questa “magia” nella Capitale. Secondo: la quarta giornata porta già il derby contro la Lazio. Una vittoria in questa partita chiave potrebbe rivoluzionare la percezione nei suoi confronti, rendendolo potenzialmente più amato di un`icona romana come Alberto Sordi.