Nel corso di una singola settimana, la Roma ha inaspettatamente cambiato rotta per due volte. Al successo di misura per 2-1 contro il Nizza è seguita la vittoria per 2-0 sull`Hellas Verona. Tuttavia, mentre il trionfo in coppa faceva sperare in un miglioramento generale delle prestazioni, il risultato ottenuto in campionato appare molto più fortuito e meno meritato.
Che siano stati gli effetti della recente partita di coppa o la persistente tendenza della squadra a ridurre eccessivamente il ritmo una volta in vantaggio, la Roma scesa in campo oggi all`Olimpico ha mostrato un volto, per certi aspetti, persino meno convincente di quello visto nella sconfitta casalinga contro il Torino. Questo si configura come il secondo segnale preoccupante sul fronte della prestazione collettiva, con la speranza che non ce ne sia un terzo. Per larghi tratti dell`incontro, i giallorossi sono apparsi privi di idee e iniziativa. Inoltre, a differenza di altre occasioni in questa stagione, hanno palesato lacune anche in fase difensiva, concedendo opportunità insolite agli avversari. Non sono riusciti a contrastare efficacemente l`organizzazione del Verona, che, pur approfittando della poca incisività romanista, non ha saputo capitalizzare a pieno le occasioni create.
Il successo dei giallorossi è arrivato, oltre che grazie alla solida prestazione di Svilar, anche per merito di una delle rare scelte azzeccate dell`incontro: la decisione di Gasperini di schierare ancora una volta Artem Dovbyk titolare, come già avvenuto giovedì all`Allianz Riviera. L`attaccante ucraino ha ripagato la fiducia del tecnico – o del suo «professore», come lo ha definito in un`intervista prepartita – realizzando un tipico gol da centravanti puro. Ha anche sorpreso per l`impegno in aspetti del gioco in cui solitamente eccelle meno, sfruttando il morale elevato per battersi con maggiore intensità sui palloni alti e negli scontri diretti con i difensori. La Roma, a un certo punto, ha fatto ricorso a questa soluzione offensiva più del dovuto, faticando a creare altre occasioni. Il gol del 2-0, messo a segno da Soulé, è giunto anche grazie all`apporto energico di Ferguson, subentrato a Dovbyk, ma è stato essenzialmente la conseguenza dei rischi presi dal Verona, che cercava disperatamente di agguantare almeno un punto.
In sintesi, la squadra ha ottenuto un risultato positivo nonostante una prestazione ampiamente insoddisfacente, con i punti conquistati grazie a una singola azione del centravanti, un modus operandi che contraddistingue le prime uscite stagionali. Questo riflette il «negativo» della Roma già parzialmente osservato: con dodici punti in classifica, è indubbiamente più agevole attendere con fiducia lo sviluppo di un quadro complessivo più promettente.
