Il quotidiano Leggo ha acceso i riflettori sulle dinamiche interne all`Inter, titolando in prima pagina «C`eravamo tanto amati» per commentare le recenti vicende seguite all`eliminazione dei nerazzurri dal Mondiale per Club, avvenuta dopo la sconfitta contro il Fluminense agli ottavi di finale.
A margine della partita persa, il capitano dell`Inter, Lautaro Martinez, ha rilasciato dichiarazioni decise: «Sicuramente fa male, era l`ultimo obiettivo rimasto con le poche energie che avevamo. Abbiamo dato tutto, io per primo. Mi dispiace per il gruppo, non volevamo uscire così. Qui bisogna avere la voglia di restare, stiamo lottando per traguardi importanti. Chi non ha questa volontà, dovrebbe andarsene. Ho notato diverse cose che non mi sono piaciute. Come capitano, voglio lottare per i nostri obiettivi e siamo una squadra di alto livello. Abbiamo vinto in passato e voglio continuare su questa strada: chi vuole restare, bene; chi non vuole restare, arrivederci».
La risposta non si è fatta attendere ed è arrivata via social dal centrocampista turco, Hakan Çalhanoğlu: «Rispetto ogni punto di vista, inclusi quelli di un compagno o del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico. Ho sempre dimostrato rispetto, dentro e fuori dal campo. Credo che nel calcio, come nella vita, la vera forza risieda nel saper rispettarsi a vicenda, specialmente nei momenti più delicati. Non ho mai tradito questa maglia, né ho mai detto di non essere felice all`Inter. In passato ho ricevuto offerte, anche molto allettanti, ma ho scelto di rimanere perché so quanto questa maglia significhi per me. Credevo che le mie scelte parlassero da sole. Ho avuto l`onore di essere il capitano della mia Nazionale e lì ho imparato che il vero leader supporta i compagni, invece di cercare colpevoli quando è più semplice farlo. Amo questo sport, questo club e questi colori, per i quali ho dato tutto ogni giorno. Il futuro? Si vedrà. Ma la storia ricorderà sempre chi è rimasto saldo, non chi ha alzato la voce più forte».
