
Il CT azzurro commenta il trionfo sulla Polonia che proietta l`Italia tra le prime quattro del mondo: “È bastata una parola e sono ripartite”

Crediti foto: Galbiati
“Ci sentiamo estremamente forti, ma siamo consapevoli che ogni partita è una storia a sé stante. L`incontro con la Polonia è stato impegnativo, data la loro forza come squadra. Siamo riusciti a prevalere per 3-0, un ottimo risultato. Ora, però, è fondamentale mantenere i piedi per terra.” Con queste parole, Julio Velasco ha commentato i 67 minuti di pallavolo scintillante che hanno visto le azzurre trionfare sulla Polonia, assicurandosi un posto tra le quattro migliori squadre del mondo. Questa vittoria spinge l`Italia verso la semifinale mondiale, in programma sabato, con un percorso impeccabile: cinque partite disputate, cinque vittorie e un solo set ceduto. Statistiche che evocano il successo di Parigi 2024, dove le azzurre persero anch`esse un unico parziale, contro la Repubblica Dominicana.
Velasco, cosa l`ha particolarmente colpita delle azzurre?
“L’approccio iniziale delle ragazze è stato superbo, specialmente a muro. Questo fondamentale ha funzionato in maniera eccellente, e successivamente è migliorata anche la difesa. Il vero punto di forza di questa squadra, di questo gruppo, è il suo equilibrio. A ciò si aggiunge l`efficacia dei cambi: quando necessario, le riserve entrano con una motivazione straordinaria e offrono un contributo decisivo.”
In semifinale affronterete la vincente tra Brasile e Francia…
“Beh, le brasiliane sono oggettivamente più forti, ma ogni partita deve essere giocata e conquistata. Scherzando, preferirei affrontare la squadra che uscirà sconfitta dal loro incontro (ride).”
Anche in questa sfida la sua esperienza è stata cruciale. Con la Germania ha risolto una fase di difficoltà con una sostituzione, mentre con la Polonia è bastato un timeout. Cosa vi siete detti in quell`occasione?
“Principalmente, si è trattato di indicazioni tattiche. Innanzitutto, abbiamo focalizzato l`attenzione sulla numero 24, Damaske, che in quel momento ci stava creando problemi con il suo attacco in diagonale, e abbiamo corretto il tempo di salto. Poi ci siamo concentrati su Stysiak, che stava trovando spazi nel nostro muro perché la nostra centrale non riusciva a chiudere efficacemente. Una volta rientrate in campo, le ragazze sono riuscite a conquistare due o tre palle molto importanti e hanno ripreso a macinare gioco.”
Una delle peculiarità di questa Italia è la minima gestione degli errori…
“È vero, commettiamo pochi errori, soprattutto in battuta, mentre la Polonia è stata decisamente più fallosa. Credo che questa differenza derivi anche dalla necessità delle avversarie di forzare il gioco per mettere in difficoltà la nostra ricezione. Questo rischio può inevitabilmente aumentare la percentuale di errore. Lavoriamo intensamente su questi fondamentali, sia il muro che la ricezione, e i risultati credo siano evidenti.”
Sylla ed Egonu la stanno impressionando?
“Sì, molto, ma in realtà è l`intera squadra che mi sta convincendo. Sono tutte concentrate sul loro compito, senza proiettarsi troppo avanti. La fiducia del gruppo è cresciuta esponenzialmente dopo il successo di sabato scorso contro la Germania.”
Perché proprio quella partita?
“L’ottavo di finale era un incontro psicologicamente molto difficile. Averlo superato, specialmente con un 3-0, è stato un passo fondamentale.”

All’inizio del secondo set l`abbiamo vista indispettirsi verso il campo polacco. Cos’è accaduto?
“Una delle giocatrici polacche, dopo aver murato Nervini, l’ha guardata con uno sguardo provocatorio. A mio parere, ha un po` esagerato. Esultare è giusto, ma se si provoca Stella, che è la più giovane del gruppo, allora mi arrabbio. Così le ho fatto segno con le dita di guardare me.”
L’entusiasmo del pubblico per le nostre giocatrici cresce partita dopo partita. All’uscita dal palasport sono letteralmente travolte dai tifosi…
“Per rientrare in Italia dovranno acquistare una valigia extra, perché dopo ogni partita salgono sul pullman cariche di una quantità incredibile di regali che ricevono da chiunque. Sono davvero contento del successo e dell`affetto che stanno riscuotendo.”
Sotto la sua guida, il primo trofeo di questo gruppo è arrivato l’anno scorso in Nations League, con le finali disputate proprio qui a Bangkok. Una bella coincidenza…
“Sì, è un ricordo piacevole, ma non ci pensiamo molto. Quello che ho sottolineato alla televisione locale è quanto sia gratificante sentire i tifosi thailandesi sostenere le nostre ragazze. La squadra e le giocatrici piacciono. Qui potrebbero fare il tifo per chiunque, invece hanno scelto di supportare le nostre atlete.”