Le Azzurre del calcio si preparano a iniziare il loro cammino europeo a Sion, in Svizzera. L`obiettivo è ambizioso: rompere il ghiaccio del torneo e prendersi una rivincita contro il Belgio, la stessa squadra che tre anni fa, il 18 luglio 2022, pose fine alla loro corsa nell`ultima edizione. La nazionale guidata dal Commissario Tecnico Andrea Soncin ha stabilito il proprio quartier generale a Weggis, una cittadina nel Canton Lucerna, scelta strategica nonostante i 280 chilometri che la separano dalle prime due sedi di gara, Sion e Ginevra.
L`esordio del torneo è fissato per giovedì allo Stade de Tourbillon, proprio contro le belghe. Il CT Soncin ha espresso il suo stato d`animo e quello della squadra: «C`è tantissimo orgoglio ed emozione, anche da parte mia. Il nostro sogno è iniziato già da tempo e ora abbiamo la possibilità di viverlo tutti insieme. Abbiamo lavorato molto per essere qui e per offrire alle ragazze un contesto in cui potessero sentirsi libere di esprimere le loro qualità. C`è ottimismo e grande fiducia».
Soncin ha poi sottolineato l`importanza dell`aspetto mentale in vista di appuntamenti così rilevanti: «L`avvicinamento a eventi così importanti porta grande pressione ed è quindi fondamentale focalizzarsi anche sulla parte cognitivo-emozionale. Sappiamo la responsabilità che abbiamo, perché spesso queste competizioni possono accendere i cuori degli appassionati, e in questo caso mi riferisco in particolar modo alle tantissime bambine e ragazze che ci seguiranno con passione. Dobbiamo essere orgogliose di questa condizione e dovremo dare tutto per riuscire a trasmettere emozioni al nostro pubblico».
Il pubblico elvetico avrà la possibilità di vedere da vicino le Azzurre nell`allenamento a porte aperte previsto per domani alla Thermoplan Arena di Weggis, un`occasione per avvicinarsi alla squadra in vista della sfida contro il Belgio, allenato dall`islandese Elisabet Gunnarsdottir. Soncin ha analizzato l`avversaria: «Lo conosciamo bene, hanno tante interpreti che militano in Italia e giocano in maniera moderna. Bisognerà prestare grande attenzione».
Infine, il tecnico ha affrontato la questione della fascia da capitana, confermando il criterio adottato: «È un ruolo che spetta alla giocatrice con più presenze, un modus operandi che era già consolidato prima del mio arrivo. Sarà Girelli o, in alternativa, come avvenuto in passato, Linari. Entrambe hanno sempre avuto una leadership positiva, dimostrando di voler mettere il gruppo prima dell`io. Il capitano deve fare proprio questo: pensare prima agli altri, un po` come fa l`allenatore». L`obiettivo primario è chiaro: iniziare il torneo con il piede giusto.
