
L`Inter di Chivu ha offerto una ripresa convincente. Dopo l`espulsione di Martinez Quarta, che ha lasciato il River in dieci, il giovane talento nerazzurro Pio Esposito ha siglato un gol da vero opportunista d`area. Il raddoppio è arrivato grazie a un difensore.

Si è vista una grande Inter sotto la guida di Chivu. I nerazzurri hanno dominato il River Plate, con Pio Esposito in evidenza, conquistando il primo posto nel girone e l`accesso agli ottavi di finale del Mondiale per club. Il prossimo avversario, lunedì 30 alle 21 italiane a Charlotte, sarà il Fluminense di Thiago Silva. Un successo meritato per la squadra di Lautaro, nettamente superiore sul piano tecnico rispetto a un River che ha lottato solo agonisticamente. L`Inter, a tratti, ha mostrato il suo miglior calcio recente. I gol di Pio Esposito e Bastoni sono arrivati nella ripresa, poco dopo la prima espulsione tra gli argentini, ma la supremazia interista era già palese anche in undici contro undici: il giovane Mastantuono, molto atteso, è risultato invisibile. Insomma, partite così aiutano a voltare pagina dopo la delusione di Monaco.

Primo tempo
La partita ha avuto l`intensità di un vero Mondiale. Il River ha impostato la gara sull`agonismo, con Gallardo che ha ordinato marcature a uomo a centrocampo su Barella, Asllani e Mkhitaryan, cercando di sporcare ogni pallone. L`Inter ha accettato la sfida fisica, mostrando carattere. Anche Pio Esposito, per la prima volta titolare, si è fatto valere nei duelli. Bastoni ha rimediato un giallo nel tentativo di contenere Mastantuono, ma a parte un`iniziativa del giovane su un corner sventato dall`Inter, i pericoli per i nerazzurri sono stati scarsi. Era il River a dover stare attento: quando l`Inter riusciva a verticalizzare velocemente, creava spazi per rendersi pericolosa. Le migliori chance del primo tempo sono state infatti dell`Inter: al 26` con Pio Esposito, il cui tiro è stato murato da Martinez Quarta, e al 32` con Lautaro, il cui sinistro è terminato largo. Intanto, per il River, sono arrivate notizie negative dall`altra partita del girone, con il Monterrey in netto vantaggio.
Secondo tempo
Gallardo avrà sicuramente chiesto ai suoi di osare di più nella ripresa, vista la necessità di segnare per qualificarsi. Ma la realtà in campo è stata diversa. L`Inter ha aumentato ulteriormente il suo controllo a centrocampo e sul match. Il River si è abbassato, incapace di ripartire, mentre i nerazzurri accumulavano occasioni: un quasi autogol di Acuna, un tiro fuori di Dimarco, un altro tentativo di Lautaro parato da Armani. Il River era in balia dell`Inter, che mostrava forse il suo miglior volto dall`arrivo di Chivu. L`unica reazione argentina degna di nota è stata un debole colpo di testa. Mastantuono non è pervenuto. Chivu ha inserito forze fresche con Carlos Augusto e Sucic. Il momento decisivo è arrivato a metà ripresa: Martinez Quarta ha perso un pallone e poi ha steso Mkhitaryan lanciato verso la porta, rimediando un inevitabile cartellino rosso per fallo da ultimo uomo. Il gol interista era solo questione di tempo. È arrivato al 27` con Pio Esposito: il merito è anche del subentrato Sucic che lo ha servito perfettamente in area; il giovane attaccante ha dimostrato senso della posizione e ha segnato il suo primo gol con la maglia nerazzurra con un destro preciso. Il finale è stato teso: il River, tecnicamente limitato, non ha potuto reagire se non con falli duri. La partita si è conclusa con una mischia, un secondo giallo per Montiel e un alterco tra Acuna e Dumfries. Prima del caos, Bastoni aveva già firmato il 2-0 con un bel sinistro da fuori area, frutto di un`iniziativa personale. Una vittoria ampiamente meritata per la squadra di Chivu, che sembra aver trovato la giusta quadra a Seattle.
