
Era il 6 maggio 2025, la notte di Inter-Barcellona. Quella partita storica non solo garantì l`accesso alla seconda finale di Champions League in tre anni, ma rappresentò anche una rivincita per l`Inter dopo un aprile disastroso con tre sconfitte consecutive. Protagonisti furono Acerbi, con il suo gol decisivo, e Frattesi, che completò la rimonta con un`esultanza sfrenata. L`entusiasmo era alle stelle, i sogni sembravano a portata di mano. A parte la Coppa Italia, tutte le competizioni erano ancora aperte: l`Inter si sentiva forte in Europa dopo un percorso epico e sperava nella possibilità di vincere lo Scudetto, approfittando di un eventuale passo falso del Napoli di Conte, che effettivamente arrivò, ma fu poi sprecato. Il `doblete`, e l`obiettivo del Mondiale per Club, parevano obiettivi realistici. Eppure, a soli cinquantacinque giorni da quella notte magica di San Siro, la situazione per i nerazzurri si è completamente ribaltata. Nonostante le cinque competizioni disputate (Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League, Mondiale per Club), la bacheca è rimasta vuota.

Dall`Euforia alla Depressione
È innegabile che la stagione sia stata lunga ed estenuante, ma l`Inter partiva con una rosa considerata la più forte in Italia e aveva dimostrato una crescita notevole in Europa. Ritrovarsi ora a recriminare su ciò che avrebbe potuto essere e non è stato rappresenta la sconfitta più amara. Come ha fatto una squadra così forte, in lotta per i massimi traguardi fino a meno di due mesi fa, a crollare così drasticamente, arrivando persino a dividersi? La partita contro il Barcellona si è rivelata la più grande illusione recente per i nerazzurri: quella squadra dava l`impressione di essere `ingiocabile`, capace di stravolgere il proprio destino sia in Europa che in campionato.

L`Addio allo Scudetto
Dopo la vittoria contro il Torino l`11 maggio e il pareggio del Napoli, la distanza in classifica si era ridotta, rimandando la decisione dello Scudetto alla penultima giornata. Una settimana dopo, il Napoli non andò oltre il pareggio, mettendo la corsa al titolo nelle mani dell`Inter. Sarebbe bastato vincere contro una Lazio non irresistibile. Anzi, sarebbe stato sufficiente gestire il vantaggio ottenuto a soli 10 minuti dalla fine per presentarsi all`ultima giornata a Como con lo Scudetto quasi in tasca. E invece… un fallo di mano di Bisseck, il rigore trasformato da Pedro al 90°, e addio sogni di gloria. Certamente non il modo migliore per affrontare la finale di Champions League contro il PSG.

Disastro Completato
Ancora oggi, a distanza di oltre un mese, all`Inter nessuno riesce a capacitarsi di quella serata di Monaco. Un approccio alla partita disastroso, la peggior prestazione stagionale, un`evidente paura e nessuna reazione. Un 5-0 subito non necessita di commenti. Sembrava il finale perfetto di una tragedia sportiva. Eppure, incredibilmente, la situazione è peggiorata ulteriormente: i dubbi di Inzaghi, il suo addio per trasferirsi all`Al-Hilal (con cui, a differenza dell`Inter, disputerà i quarti del Mondiale per Club), le polemiche, le accuse, il lungo e fallito tentativo di ingaggiare Fabregas dal Como, e la scelta in extremis di Chivu. Il quale, però, non è (ancora?) riuscito a invertire la rotta e trasformare il fragoroso tracollo in una lenta risalita.

Il Tracollo Finale
Al Mondiale per Club, l`esordio contro il Monterrey fu a fatica, ma la vittoria successiva contro gli Urawa Red Diamonds e una ripresa promettente contro il River Plate sembrarono ridare fiato all`Inter e, soprattutto, assicurarle un lato del tabellone più favorevole: Fluminense agli ottavi, con Al-Hilal o Manchester City nei potenziali quarti, evitando PSG, Real Madrid, Bayern Monaco e Borussia Dortmund dall`altra parte. Sembrava un buon presagio, ma non fu così. Contro il Fluminense arrivò la clamorosa eliminazione, seguita dalle dure parole di Lautaro e Marotta nei confronti di Calhanoglu (assente), la risposta del giocatore turco e la palese divisione all`interno del gruppo. Tutto questo, in soli 55 giorni. Dal 6 maggio al 30 giugno. Dalle stelle toccate contro il Barcellona al caos post-Fluminense. Resta da vedere quali saranno i prossimi capitoli di questa serie televisiva che, da thriller, minaccia di diventare una vera tragedia sportiva.
