Il Nuovo Milan di Tare e Allegri: Tattica e Mercato

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Preview Il Nuovo Milan di Tare e Allegri: Tattica e Mercato

Il direttore sportivo e il nuovo tecnico hanno definito le linee guida per il Diavolo che verrà, puntando su tattica e caratteristiche precise per i futuri acquisti. Con il 4-3-3 si segna l`addio (o quasi) al trequartista.

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Igli Tare e Massimiliano Allegri

Quando Igli Tare ha descritto una squadra che deve essere “compatta, dominare le partite, avere giocatori di grande palleggio”, la mente è tornata inevitabilmente a dodici mesi fa. Allora, negli stessi uffici di via Aldo Rossi 8, Paulo Fonseca, nel giorno della sua presentazione, dichiarava: “Voglio costruire una squadra coraggiosa, offensiva, dominante, reattiva, che non lasci pensare gli avversari, con un`identità forte. La qualità del gioco per me è importante”. Sappiamo tutti come è andata: l`idea di gioco di Paulo era chiara, ma mancavano i giocatori adatti per realizzarla. Il Milan 2024-25, anche dopo il mercato di gennaio, è rimasto prevalentemente una squadra votata alle transizioni e alle ripartenze, piuttosto che al possesso palla.

Palleggio

Sarà quindi fondamentale vedere chi arriverà a Milanello nelle prossime settimane. Al momento, si procede con le cessioni – una concentrazione di addii raramente vista di recente –, prima di passare ai volti nuovi. Il primo, anche se manca ancora la firma ufficiale, sembra essere Modric. E qui è evidente a tutti che, in termini di tecnica e capacità di palleggio, si parte decisamente bene. Tare ha inoltre sottolineato che “il centrocampo sarà il reparto dove interverremo maggiormente, riteniamo sia importante aumentare la qualità di gioco di questa squadra”. Non a caso, sul taccuino della dirigenza figurano nomi come Xhaka, Jashari e Javi Guerra. La grande sfida sarà compensare l`assenza di Reijnders, uno dei pochissimi veri palleggiatori di livello presenti in rosa. Tuttavia, portare a Milanello giocatori tecnicamente raffinati, capaci di elevare concretamente la qualità del reparto, è un`operazione costosa, e non tutti i desideri potranno essere esauditi.

Equilibrio

Nel frattempo, appare ormai certo che il modulo di gioco, almeno inizialmente, sarà il 4-3-3. Già nella scorsa stagione è stato utilizzato a tratti, spesso in maniera non pura, a seconda della posizione di Pulisic. Con Allegri, un allenatore che predilige l`ampiezza, il sistema dovrebbe essere applicato in modo più netto. Soprattutto, una mediana a tre “vera” dovrebbe garantire quell`equilibrio difensivo che il 4-2-3-1 della passata stagione non sempre offriva. Il fulcro di questo sistema, secondo il ds rossonero, sarà il centrocampista davanti alla difesa, che agirà piuttosto basso. È doveroso precisare che, nel calcio moderno, non esistono più moduli rigidi e integralisti. Si parte da un concetto base, ma il gioco si sviluppa in modi diversi: la stessa difesa a quattro del Milan l`anno scorso si trasformava spesso in una linea a tre in fase di possesso. Tuttavia, il 4-3-3 sancisce di fatto la scomparsa – o comunque un evidente ridimensionamento – della figura del trequartista. E qui torna in gioco Pulisic, che si è alternato con Reijnders alle spalle del centravanti. È facile prevedere comunque che il capitano della nazionale USA si muoverà spesso verso il centro per cercare spazi.

In avanti

Un`altra area cruciale è quella al centro dell`attacco. Se sugli esterni Pulisic e Leao rappresentano due certezze, resta tutta da valutare la seconda stagione in rossonero di Gimenez. La sua prima annata ha avuto più ombre che luci. Partita con buone premesse, si è poi appiattita con il passare delle settimane, senza peraltro che la squadra riuscisse ad aiutarlo concretamente. Anche per quanto riguarda il centravanti, Tare è stato chiaro: accanto a Santi, che per caratteristiche tende a muoversi molto, arretrando per poi attaccare la profondità, l`altro numero 9 dovrà essere un attaccante d`area. Un profilo alla Giroud: meno movimento, più punto di riferimento, caratteristiche utili anche per favorire gli assist dagli esterni.

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