La stagione 2025-26 ha riservato ai tifosi romanisti un inizio di campionato ricco di colpi di scena. Al centro della narrazione, Lorenzo Pellegrini, il capitano da sempre simbolo dei colori giallorossi, si è trovato in una posizione inattesa di incertezza e marginalità. Nelle prime gare è rimasto in panchina, per poi emergere con tempismo perfetto, contribuendo a un avvio di campionato sorprendente per la Roma, caratterizzato da concretezza e maturità, tra alti e bassi.
Dopo un`estate di voci di mercato, Pellegrini ha vissuto settimane da «separato in casa» rispetto al nuovo progetto tecnico. Questo è stato dovuto sia a postumi di un infortunio che alla profonda rivoluzione tattica introdotta dal nuovo allenatore, che ha ridefinito gerarchie e minutaggi. Nelle prime tre giornate di Serie A non era ancora al meglio della forma, ma si è manifestato nel momento cruciale, segnando il gol al 38` nel derby della quarta giornata.
Questa complessa situazione è scaturita dal cambio di panchina, che ha portato Gian Piero Gasperini a Trigoria. Il suo arrivo ha innescato una vera e propria rivoluzione, che ha riguardato non solo l`aspetto tattico, ma anche le dinamiche dello spogliatoio. Una delle sue prime decisioni, tanto forte quanto controversa, è stata quella di togliere la fascia di capitano a Pellegrini, affidandola a Stephan El Shaarawy.
Gasperini ha chiarito la sua visione: la fascia sarebbe stata assegnata al giocatore con il maggior numero di presenze in campo, un criterio puramente statistico e privo di considerazioni personali. Questa scelta ha privato Pellegrini del suo ruolo istituzionale, esponendolo a un`ulteriore perdita di influenza in un momento già delicato, segnato da voci di mercato e da un infortunio che lo aveva fermato dalla fine della stagione precedente. Tuttavia, le prestazioni di Lorenzo Pellegrini hanno progressivamente rafforzato la posizione della Roma in campionato, spingendo a nuove riflessioni.
La Rivoluzione Giallorossa: Principi Tattici e Giocatori Chiave
Il Modulo Base e la Filosofia di Gioco
L`arrivo di Gian Piero Gasperini ha segnato un netto cambiamento: il 3-4-2-1 (o 3-4-1-2) come punto di partenza, caratterizzato da pressione alta, marcature aggressive e una riaggressione immediata per recuperare palla nella metà campo avversaria. Proattività, sincronismi e «verticalità guidata» sono i pilastri: il sistema prevale sull`individualità, e ogni singolo è valutato sulla sua capacità di sostenere ritmi e principi di gioco.
Il calcio di Gasperini si basa sul gioco sulle fasce, rotazioni costanti e scambi interni-esterni che mettono in difficoltà gli avversari. Tutti i giocatori sono coinvolti: il centravanti nel contropressing, le mezzali/trequartisti nel cucire il gioco e creare superiorità, gli esterni nel fornire ampiezza e profondità. È un patto basato sul rendimento: chi è in forma gioca, chi non regge i carichi attende il proprio momento.
L`iniziale esclusione di Pellegrini va letta in questa chiave. Non è stata una bocciatura tecnica, ma la combinazione di due fattori: cautela fisica post-intervento al tendine e rigore metodologico. Gasperini è stato esplicito: «nessuno è inadatto per principio, è inadatto chi non è al top». Pellegrini, che stava recuperando, non poteva garantire subito l`intensità richiesta e ha dovuto riconquistare il suo posto. Un`assenza funzionale: tattica, logistica, temporanea.
Nel frattempo, l`andamento della squadra ha confermato la validità del metodo: Soulé è diventato un elemento chiave per strappi e giocate (3 gol e 2 assist in 6 gare di A), preziosissimo in un periodo in cui Dybala è stato impiegato con ingressi calibrati e Bailey è rientrato solo ora dopo l`infortunio al retto femorale. Il meccanismo di base funziona e ora può contare su due «assi» per aumentare qualità e pericolosità.
I Trequartisti, la Chiave del Sistema
Nel modulo 3-4-2-1, il ruolo dei due trequartisti è di importanza cruciale. Agiscono come la `cerniera` tra centrocampo e attacco, con il compito di muoversi fluidamente, essere aggressivi nel pressing e cercare costantemente l`inserimento offensivo.
La loro capacità di cambiare posizione e scambiare il pallone in spazi stretti è un tratto distintivo del gioco di Gasperini. L`esempio più lampante di questa filosofia è la rinascita di Papu Gomez a Bergamo, dove il tecnico lo ha reinventato da esterno a `faro tecnico` e instancabile creatore di gioco dietro la punta.
La questione del ruolo di Pellegrini in questo schema ha generato inizialmente qualche apparente perplessità. Mentre alcune analisi suggerivano che Gasperini lo vedesse più a centrocampo che come trequartista, altre lo indicavano come un `jolly` ideale, efficace sia come mezzala di inserimento che come trequartista.
La vera chiave per comprendere il potenziale di Pellegrini nel sistema di Gasperini non è la sua posizione fissa, ma la sua versatilità e la capacità di ricoprire più ruoli in base alle esigenze della partita. La filosofia del tecnico non si basa su ruoli statici, ma su giocatori che sanno interpretare diverse funzioni a seconda della fase di gioco. Questa adattabilità si è vista nella prima gara di Europa League contro il Nizza, dove la sua posizione intermedia ha creato difficoltà alla difesa francese.
A Roma, la combinazione Soulé-Pellegrini-Dybala offre soluzioni interne e conduzioni che aprono spazi, mentre Bailey aggiunge ampiezza e profondità al gioco.
La Prova del Nove: La Rinascita in Due Atti
Il Derby e il Gol della Resurrezione
Il cammino di redenzione di Lorenzo Pellegrini ha raggiunto il suo apice iconico nella quarta giornata di campionato. A sorpresa, e complice qualche assenza, Gasperini lo ha schierato titolare nel derby di Roma, impiegandolo come uno dei due trequartisti nel 3-4-2-1.
Il risultato è stato un vero e proprio `gol della resurrezione`. Con un tiro preciso, sfruttando un errore di Nuno Tavares, Pellegrini ha siglato l`unica rete dell`incontro, regalando la vittoria alla Roma. L`esultanza non ha rappresentato solo la celebrazione di una vittoria sportiva, ma l`inizio della sua rinascita personale.
L`Assist e la Fascia Ritrovata in Europa
A soli tre giorni dal derby, il centrocampista ha consolidato la sua ripartenza nella partita di Europa League contro il Nizza. Dopo un primo tempo sottotono, Gasperini ha compiuto una mossa decisiva all`intervallo, inserendo Pellegrini al posto di El Shaarawy. L`impatto del giocatore è stato immediato e travolgente.
Appena cinque minuti dopo il suo ingresso, ha battuto un calcio d`angolo perfetto per servire l`assist a Ndicka, che ha segnato il gol del vantaggio. Inoltre, al suo ingresso in campo, ha ereditato la fascia da capitano, stringendola al braccio in una serata europea di grande rilevanza. La stampa ha elogiato la sua prestazione, assegnandogli voti alti e descrivendolo come il giocatore che ha `cambiato gli equilibri` della partita.
Pellegrini e Gasperini: Un Matrimonio Tattico Possibile?
Alla luce delle sue recenti performance, la compatibilità tra il gioco di Pellegrini e le richieste di Gasperini appare non solo possibile, ma sempre più chiara. La chiave di questa sinergia non risiede nella sua bravura in un singolo ruolo, ma nella sua duttilità e capacità di adattarsi a diverse situazioni tattiche.
Il centrocampista può agire come centrocampista di inserimento, un ruolo che all`Atalanta era spesso interpretato da giocatori come Bryan Cristante. Al tempo stesso, può muoversi con fluidità come trequartista, scambiandosi di posizione con compagni come Baldanzi o El Shaarawy, proprio come faceva Ilicic a Bergamo. La rinascita di Pellegrini è stata il risultato del raggiungimento di una condizione fisica che gli permette di sostenere l`intensità richiesta dal tecnico.
Il Futuro di Lorenzo: Tra Mercato e Rilancio Definitivo
Dalla Cessione al Colpo di Scena
Il futuro di Lorenzo Pellegrini sembrava già tracciato. Le dichiarazioni estive di Gasperini, secondo cui il club non avrebbe rinnovato il suo contratto e il giocatore sarebbe partito in caso di un`offerta adeguata, avevano delineato un destino che pareva segnato. Si parlava di interessi dall`estero, ma una situazione di stallo aveva mantenuto il giocatore in un limbo. Le due prestazioni decisive nel derby e in Europa League potrebbero aver cambiato radicalmente le carte in tavola.
Il rapporto causa-effetto è evidente: l`inerzia che stava spingendo Pellegrini lontano dalla Roma è stata interrotta e invertita da un gol e un assist nelle prime partite giocate, e un impatto subito evidente. La sua `rinascita` è stata così potente da influenzare direttamente le decisioni della dirigenza e rimettere in discussione un piano di mercato che sembrava già definito.
Nonostante tutto, il futuro dell`ex capitano sembra ancora orientato verso una cessione a gennaio per evitare di perderlo a parametro zero. Ma se avrà la capacità di mantenere l`alto livello di prestazioni mostrato nelle ultime due uscite, tutto può ancora cambiare.
Lorenzo Pellegrini, il Ritorno da Protagonista
In sintesi, alla domanda «Gasperini dovrebbe puntare di più su Pellegrini?» la risposta è un sonoro e inequivocabile sì. Il tecnico non solo dovrebbe, ma sta già puntando in modo deciso su di lui, riconoscendo che la sua qualità tecnica e la sua versatilità sono un `valore aggiunto` fondamentale per la squadra.
La storia di Pellegrini in questa prima parte di stagione non è solo il racconto di una rinascita individuale, ma il simbolo di come il pragmatismo di Gasperini possa trovare il giusto equilibrio con il talento puro dei giocatori. Il `capitano senza nave` ha trovato la sua rotta non grazie a una concessione del tecnico, ma grazie alla sua reazione sul campo. Con un gol decisivo nel derby e un assist determinante in Europa, potrebbe aver convinto l`allenatore che il suo talento è un elemento irrinunciabile. Continuando così, potrebbe anche rimettere in discussione l`ipotesi del rinnovo.
