

Il trasferimento a titolo definitivo di Francisco Conceiçao alla Juventus è imminente, reso possibile da una significativa rinuncia del giocatore. Conceiçao, che possiede il 20% dei diritti economici del suo cartellino, ha deciso di posticipare l`incasso della sua quota per facilitare l`accordo tra la Juventus e il Porto. Questa mossa strategica ha permesso alle due società di raggiungere rapidamente un`intesa economica, consentendo al giocatore di presentarsi al raduno bianconero il 24 luglio.
L`operazione si concretizzerà con un costo di 21-22 milioni di euro fissi, più bonus facilmente raggiungibili che potrebbero portare la cifra finale a circa 25 milioni. La parte di denaro spettante a Conceiçao non è stata rinunciata definitivamente, ma verrà distribuita sul suo ingaggio nei prossimi anni. Un gesto che soddisfa tutte le parti coinvolte, permettendo al portoghese di proseguire la sua avventura con la maglia bianconera grazie a questo “beau geste” per la Vecchia Signora.
Il Cartellino dei Calciatori: Una Dinamica Peculiare
Il caso di Conceiçao evidenzia una prassi meno comune nel calcio europeo attuale: la parziale proprietà del proprio cartellino da parte di un calciatore. Sebbene in passato fosse più frequente in Sudamerica, con percentuali detenute anche da fondi (una pratica successivamente limitata dalla FIFA per evitare speculazioni e aste assurde, come nel caso del trasferimento di Neymar dal Santos al Barcellona), la possibilità che una quota resti in mano al giocatore persiste.
Un esempio recente è Richard Rios, nel mirino della Roma: il centrocampista colombiano possiede il 10% dei suoi diritti e, in maniera analoga a Conceiçao, sarebbe disposto a cedere la sua parte per facilitare il trasferimento, con la Roma che punta a chiudere l`affare con un`offerta di 28 milioni di euro, bonus inclusi, al Palmeiras.
Rinunciare a Denaro per il Club: Altri Esempi nel Mondo del Calcio
La storia di Conceiçao si inserisce in una più ampia categoria di calciatori che hanno scelto di rinunciare a compensi economici per favorire la propria carriera, sia in termini di trasferimento, permanenza o addio. Tra gli esempi recenti, Noa Lang ha ridotto il suo ingaggio per approdare al Napoli, mentre Pedro ha accelerato il suo passaggio alla Lazio nel 2021 rinunciando a una mensilità della Roma.
Nello stesso anno, Sandro Tonali accettò un taglio di 400 mila euro sullo stipendio pur di rimanere al Milan dopo un periodo in prestito. Gennaro Gattuso, al momento della risoluzione consensuale con il Milan nel 2019, rinunciò alle ultime due annualità del suo contratto per garantire il pagamento integrale dello staff che lo aveva seguito.
Si annoverano poi gesti di grande etica sportiva come quello di Fernando Redondo, che, infortunatosi gravemente al crociato, chiese al suo club di sospendere il suo stipendio finché non fosse tornato in campo. Similmente, Mario Mandzukic, quando militava nel Milan nel 2021, rinunciò a un mese di stipendio a causa di un infortunio, un gesto elogiato dal presidente Paolo Scaroni, che permise al club di destinare quei fondi alla Fondazione Milan per iniziative sociali, supportando giovani in condizioni di fragilità socio-economica ed educativa, utilizzando lo sport come strumento di inclusione.