Come già anticipato da Ranieri, la Roma sotto la guida di Gasperini necessita di un periodo di assestamento. Questa consapevolezza era chiara fin dall`inizio, sebbene i risultati iniziali, innegabilmente positivi, abbiano temporaneamente celato alcune difficoltà che erano del tutto prevedibili per la formazione giallorossa.
La natura di queste difficoltà era intuibile: il modulo di Gasp richiede tempo per essere pienamente assimilato e la rosa necessita degli elementi più adatti, i quali non potevano essere tutti acquisiti in un`unica finestra di mercato. Pertanto, la pazienza è d`obbligo, mantenendo la calma e l`equilibrio.
Ciò che risalta positivamente è la resilienza della squadra. La Roma non ha mai mollato, persino dopo un evento quasi senza precedenti nel calcio: tre rigori consecutivi falliti, un episodio che avrebbe potuto spezzare il morale di qualsiasi formazione. Invece, i giallorossi non si sono demoralizzati, non hanno perso la coesione e non si sono arresi.
È fondamentale ripartire da questa attitudine, pur essendo consapevoli dell`enorme mole di lavoro ancora da svolgere, dato che le recenti prestazioni non sono state all`altezza. Quella che fino a poco prima sembrava una striscia positiva, si è interrotta bruscamente nella sconfitta contro il Lille. Ma episodi del genere fanno parte del gioco, e non c`è motivo di drammatizzare.
Lo stesso Gasperini, al termine dell`incontro, ha mostrato una compostezza esemplare, apparendo tranquillo e per nulla scoraggiato. La sua serenità è appropriata: si è trattato semplicemente di una sconfitta contro una squadra già ben rodata. È cruciale comprendere che l`attuale Roma è un progetto in fase di sviluppo, un «cantiere aperto» dove i giocatori si stanno impegnando al massimo per apprendere e progredire il più rapidamente possibile.
