La battaglia contro la pirateria televisiva è incessante. L`accesso illegale a contenuti pay-TV, spesso vantato per i costi irrisori rispetto agli abbonamenti legittimi, sta diventando sempre più rischioso. Dopo la vasta operazione anti-pirateria condotta a maggio dalla Guardia di Finanza di Lecce, che ha portato all`individuazione e alla sanzione di oltre 2.000 utenti di servizi IPTV illegali (comunemente noti come «pezzotto»), si apre una fase cruciale. I titolari dei diritti televisivi, oltre alle sanzioni amministrative statali di 154 euro già imposte, hanno ora deciso di intraprendere azioni legali per il risarcimento dei danni subiti. Le emittenti, in quanto parti lese, hanno infatti il diritto di conoscere l`identità di coloro che hanno violato il diritto d`autore e sono stati sanzionati.

La Lista degli Utenti Identificati
Nel mese di settembre, DAZN, Sky e la Lega Serie A hanno formalmente richiesto all`autorità giudiziaria, in qualità di parti danneggiate, l`elenco dei soggetti sanzionati, al fine di avviare procedimenti risarcitori autonomi. L`identificazione di questi individui era avvenuta grazie a un`operazione congiunta del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, sotto il coordinamento della Procura locale. Con l`autorizzazione della Procura competente, tale lista è stata ora fornita.

La Lettera di Conciliazione e l`Indennizzo
DAZN ha ora avviato la procedura, inviando le tradizionali richieste di conciliazione. L`obiettivo di questa fase pre-legale è di risolvere la questione in via stragiudiziale, proponendo un risarcimento economico più contenuto rispetto ai potenziali danni effettivi (inclusi quelli d`immagine) che potrebbero emergere in un`azione legale completa. Le lettere raccomandate, datate 26 settembre, propongono un «indennizzo forfettario di 500 euro» in cambio dell`impegno formale a cessare ogni comportamento lesivo futuro. Gli utenti hanno sette giorni per accettare l`offerta; in caso di mancato pagamento, DAZN si riserva il diritto di intraprendere azioni giudiziarie più severe. La piattaforma di live streaming sottolinea di utilizzare i dati personali esclusivamente per perseguire il legittimo risarcimento dei danni subiti.
Le Varie Fasi dell`Operazione Anti-Pirateria
Come accennato, l`intera vicenda ha avuto origine da un`ampia operazione della Guardia di Finanza di Lecce, coordinata dalla Procura locale. L`indagine, che ha impiegato specialisti in Computer Forensics e Data Analysis, ha smantellato una complessa rete dedita alla distribuzione illegale di contenuti da piattaforme pay-TV come Sky, Netflix, DAZN e altre, tramite sistemi IPTV pirata. La centrale operativa del segnale illecito, situata nel capoluogo salentino, forniva servizi a migliaia di utenti. Le indagini hanno rivelato proventi illeciti superiori a 500.000 euro, poi reinvestiti in beni come auto e immobili, e hanno portato al sequestro di 60.000 euro in contanti. Quattro individui della provincia di Lecce, incluso il principale responsabile, sono stati denunciati per violazione del diritto d`autore e autoriciclaggio. Tuttavia, l`attenzione si è rapidamente concentrata anche sugli utenti finali. Le investigazioni hanno permesso di identificare e sanzionare 2.282 persone, distribuite in 80 province italiane. Questi utenti, che pagavano circa 10 euro al mese per l`accesso ai contenuti, avevano già ricevuto sanzioni amministrative di 154 euro secondo la legge italiana, spesso aggravate in caso di comportamenti illeciti ripetuti.
