A soli 17 anni, Francesco Camarda rivive le emozioni di San Siro, ma ora da avversario. Un racconto dettagliato del suo impatto con la Serie A, tra difficoltà, momenti di smarrimento e la dura realtà della lotta per la salvezza.
Questa è la storia di Francesco Camarda, un intreccio di ricordi che affiorano e svaniscono. La sua memoria, compromessa da un colpo alla testa durante la recente partita di campionato contro il Milan, lo ha costretto a un buco temporale, culminato con la sostituzione. Ora, il destino lo riporta a San Siro, stadio dei suoi sogni e simbolo del suo passato da tifoso e giovane calciatore milanista. Domani sera, in Coppa Italia, Camarda è atteso come titolare per il Lecce, in un incontro che lo vede contrapposto a un Milan in forma smagliante e a un Lecce che arranca.


La Caccia al Primo Gol
Francesco Camarda ha un desiderio ardente: segnare il suo primo gol con la prima squadra. Lo insegue da mesi e, undici mesi fa in Champions League contro il Bruges, ha assaporato la gioia di un boato della Curva, solo per vederla svanire con l`annullamento del gol. Ora, avrà un`altra opportunità, proprio contro la squadra che ha sempre tifato.

L`Impatto con il Lecce e le Difficoltà in Serie A
Il recente mese di campionato ha rivelato a Camarda la cruda realtà della Serie A: un ambiente ostico e impegnativo. A differenza del Milan, il Lecce offre un contesto differente, dove Camarda fatica a imporsi. Analizzando le sue ultime due prestazioni contro Atalanta e Cagliari, emerge una costante: pochissimi palloni giocabili. L`unico tentativo degno di nota è stato un tiro al volo contro l`Atalanta. Per il resto, la sua partita si è limitata a rincorrere il pallone, a duellare con difensori ben più fisici, o a ricevere palloni sporchi da rigirare ai compagni. Le occasioni da gol concrete sono state pressoché inesistenti.

Minutaggio in Calo e Adattamento a Lecce
Il suo tempo in campo, purtroppo, è in diminuzione: da 83 minuti nella prima di campionato a 45, poi 19 e infine 17. Un trend decrescente che evidenzia come Camarda non sia ancora pronto a fare la differenza in Serie A, ma ciò è del tutto normale per un giovane della sua età. Grandi talenti come Totti, a 18 anni, segnarono solo 4 gol con la Roma, e Cassano 3 con il Bari, a dimostrazione di un percorso di crescita complesso. Nonostante le difficoltà sul campo e la competizione interna con Stulic, Francesco sembra essersi adattato bene alla vita a Lecce, dove vive e riceve spesso la visita dei genitori. Il supporto dei tifosi è palpabile: la sua maglia numero 22 (ispirata a Kakà) è stata la più venduta in estate. La pazienza è la chiave: ci saranno momenti difficili, ma le opportunità non mancheranno. San Siro, dopo l`amaro scherzo del gol annullato contro il Bruges, sembra dovergli un`occasione di riscatto.

