
Il Monte Ingaggi Aumenta del 14%, con Esuberi e una Nuova Udienza UEFA a Giugno
Immagine: Frederic Massara (a destra) con Claudio Ranieri.
È probabile che proprio per queste ragioni la Roma non abbia potuto (o voluto) accelerare nelle fasi finali del mercato. Oltre alle valutazioni tecniche sui giocatori, esiste una realtà economica ineludibile: l`attuale Roma ha costi operativi superiori rispetto al passato, in netta contraddizione con l`obiettivo societario di ridurre il costo del lavoro, come richiesto dagli accordi UEFA sul Fair Play Finanziario. Questa situazione rappresenta un ostacolo, forse un paradosso, che il club dovrà gestire attentamente fino alla prossima udienza a Nyon, prevista per giugno.
I Conti
La scorsa estate, il monte ingaggi lordo della Roma si attestava intorno ai 94 milioni di euro. Oggi, questa cifra è aumentata di quasi il 14% (precisamente il 13,8%), raggiungendo i 107,5 milioni. Nonostante l`arrivo di dieci nuovi giocatori (tra cui Wesley, Ghilardi, El Aynaoui, Ferguson, Bailey, Ziolkowski, Vasquez, Tsimikas, oltre al terzo portiere Zelezny e al giovane Arena) e la partenza di ben 22 elementi tra prestiti, cessioni (Le Fee, Dahl, Zalewski, Abraham, Paredes, Solbakken) e giovani del vivaio, l`onere salariale è significativamente cresciuto. A questi si aggiungono l`addio di Hummels, la cessione gratuita di Marin al PSG e la fine dei prestiti di Saelemaekers, Nelsson e Gourna-Douath. È notevole che, nonostante un numero di addii superiore al doppio degli arrivi, il monte ingaggi sia salito. Attualmente, in Italia, solo Juventus, Inter e Napoli spendono di più per gli stipendi rispetto alla Roma, mentre il Milan è leggermente al di sotto.
I Motivi dell`Aumento
Le ragioni dietro questo incremento del monte ingaggi sono molteplici. Principalmente, sono partiti diversi giocatori con stipendi medi o bassi (con le eccezioni di Abraham, 6 milioni netti, e Paredes, 3,5 milioni), mentre sono arrivati calciatori con retribuzioni elevate, specialmente quelli provenienti dalla Premier League. Esempi includono i 3,5 milioni (netti) di Bailey, i 2 milioni di Tsimikas e Ferguson, cifra equivalente a quella di Wesley. Contribuiscono all`aumento anche i rinnovi di Pisilli (passato da 70mila euro a circa 2 milioni) e Svilar (da 900mila a 3,5 milioni più bonus), oltre ai rientri di Edoardo Bove (con uno stipendio di 1,8 milioni annui) ed Hermoso (circa 3,5 milioni più bonus). Inoltre, il contratto di Dybala è stato rivisto, passando da 6 milioni netti più bonus a 8 milioni a stagione. Tutti questi fattori hanno notevolmente innalzato il costo del lavoro. A questi calcoli si aggiunge anche lo stipendio dell`allenatore Gasperini (5 milioni netti più 2 di bonus), quasi il doppio rispetto a quello, già consistente, percepito da Daniele De Rossi (che, peraltro, è ancora presente nei conti del club).
Immagine: L`allenatore dell`AS Roma Gian Piero Gasperini celebra una vittoria.
Gli Ammortamenti
Un`altra componente che incide sui costi totali sono gli ammortamenti annuali, ovvero la quota del costo del cartellino di ogni giocatore distribuita su più anni, in base alla durata del contratto. Considerando anche gli ammortamenti, la spesa totale della squadra è aumentata ulteriormente, passando da circa 140 milioni a 163,5 milioni. Ciò rappresenta un incremento percentuale del 14,3%, addirittura superiore al 13,8% dell`aumento del monte ingaggi. È per questo motivo che la Roma ha preferito non effettuare ulteriori acquisti, evitando aggravi economici che sarebbero derivati dall`arrivo di altri due o tre giocatori. Certo, se fossero stati ceduti Dovbyk (3,5 milioni), Pellegrini (6 milioni) e Baldanzi (1,7 milioni), la situazione sarebbe stata diversa. Ma, in tal caso, se ne riparlerà a gennaio.
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